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Se non li conoscete…i “bravi ragazzi” di Caccapound

Ecco chi sono i “bravi ragazzi” di CasaPound, ecco cosa c’è dietro la loro retorica, con cui a giorni alterni si dipingono come rispettosi delle regole democratiche oppure “ribelli anti-sistema”: la solita sporca guerra agli ultimi, in perfetta continuità con le politiche di tutti gli ultimi governi. Non accettano lezioni di democrazia e stile, perché il loro stile è aggredire, bastonare, accoltellare chiunque considerino “diverso”, “estraneo” o semplicemente contrario al loro tentativo di dare una patina di modernità a quella schifezza che è il fascismo.
Già due anni fa questa inchiesta dell’Espresso sul neofascismo in Italia evidenziava questa natura del partitino di Iannone [ http://espresso.repubblica.it/…/casapound-altro-che-bravi-r… ], mentre su questa mappa si posso agevolmente vedere tutte le aggressioni riconducibili a Casapound, compresi l’omicidio di un uomo a Fermo nel 2016 e quello di altri due a Firenze nel 2011 [ https://www.google.com/maps/d/viewer…].

Queste sono le persone che oggi apriranno una sede a Trieste.
Queste sono le persone che non vogliamo nella nostra città.

 Apriamo i porti! // Chiudiamo CasaPound!

#Trieste #TriesteAntifascista

Chiusa la sede di Casapound a Bari per aggressioni e “ricostituzione del partito fascista”

E’ notizia dell’11 dicembre (2018) che il tribunale di Bari ha disposto la chiusura della sede di Casapound di Bari, al termine di una indagine coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi sui fatti che partono dalla manifestazione del 21 settembre scorso quando, al termine di una manifestazione di protesta contro il ministro degli Interni, Matteo Salvini, tre persone furono aggredite da alcuni militanti di Casapound , armati di manganello, che si erano dati appuntamento, proprio in occasione della manifestazione, nella loro sede di via Eritrea (quartiere Libertà) per un attacco premeditato (quel giorno accorsero alla sede di bari militanti da tutta la Puglia).
Trenta i fascisti indagati per l’aggressione e per ricostituzione del disciolto partito fascista. Nelle perquisizioni ritrovati anche dai manubri busti di Benito Mussolini, bandiere della X Mas e il Mein Kampf di Adolf Hitler.
Ovviamente il leder del movimento neofascista Simone Di Stefano si è lamentato che: “A Bari provvedimenti fuori dalla realtà, fummo noi gli aggrediti”. Come no!
L’aggressione si era consumata alla fine della manifestazione. Dalle immagini delle telecamere risulta come l’azione sia stata unilaterale da parte dei fascisti provenienti dalla sede di CasaPound che hanno raggiunto un gruppo isolato che – a fine corteo – si era fermato a pochi metri da via Eritrea.