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Xenofobia in riviera a Rimini: cameriere si scusa col quadro del pelato di Predappio mentre serve delle persone dalla pelle nera

20 agosto 2020. Accade a Rimini, nella frazione balneare di Viserbella.
Una tavolata di 15 persone va a mangiare qualche giorno fa al ristorante “La Tana Marina”.
Arriva un cameriere di mezza età che, dopo aver preso le ordinazioni, si gira verso un quadro di Mussolini esposto nel locale e dopo aver fatto il saluto col braccio teso esclama “scusa Benito!”, scusandosi col proprio idolo per vaer servito delle persone dalla pelle nera.
Incredule, le persone sedute alla tavolata gli chiedono se hanno sentito bene e il cameriere conferma che sì, hanno sentito bene.
A questo punto una delle donne sedute al tavolo giustamente si arrabbia e chiede spiegazioni (vedi i video: https://www.nextquotidiano.it/scusa-benito-pizzeria-la-tana-marina-rimini-cameriere-razzista-video/), minacciando una denuncia per discriminazione razziale e apologia del fascismo (poi effettivamente sporta).
I gestori pensano di silenziare la cosa offrendo uno sconto di 13 euro! Ma la vicenda diventa di dominio pubblico grazie ad un post su facebook di una delle donne, che mostra anche due video. Vicenda poi ripresa da molte testate, anche nazionali.
I titolari del locale hanno denunciato di aver ricevuto almeno una quindicina telefonate con frasi tipo “Bastardi, dovete chiudere, dovete fallire”. 
A questo punto, per giustificarsi, la titolare del ristorante “La Tana Marina” dice che l’effige del pelatone non era su un quadro ma solo su un contenitore di bottiglie prese a Predappio, comunque lì esposto. E soprattutto che in realtà in quel ristorante sono di vedute larghissime: pensate che “facciamo entrare anche i cani!”.
Supposte “scuse” che si commentano da sole.
Che dire, se vi capita di passare dalle parti del riminese, abbiate la decenza di non andare a mangiare in quel postaccio.

Il ristorante di Rimini respinge le accuse: «Siamo persone aperte, accettiamo anche i cani»

Ristorante La Tana Marina a VISERBELLA | Scheda completa
(Sopra: il Ristorante “La Tana Marina” di Viserbella)

Report del 16 marzo a Ravenna

Grazie a tutt* le compagne ed i compagni che hanno sfilato in corteo a Ravenna lo scorso 16 marzo, per ribadire un deciso NO al decreto Salvini ed alle politiche fasciste e razziste del governo.

Ci vediamo il 6 aprile a Cesena, per la manifestazione contro il fascismo di governo e il decreto Salvini! Ora e sempre resistenza!

Sfatiamo i luoghi comuni sulla questione casa!

Un luogo comune vuole che, se non ci sono case per tutt*, la colpa sarebbe delle persone immigrate che, oltre a “rubarci il lavoro”, usufruiscono loro solamente delle prestazioni sociali come il diritto alla casa.
La spiegazione di questo assunto, del tutto assurdo e immotivato, sarebbe che le istituzioni e i comuni garantiscono solamente le persone immigrate ma non i poveri italiani.
La cosa ovviamente non è vera e non sta in piedi ad una disamina complessiva e seria della questione. Sia italiani che immigrati poveri hanno le stesse identiche problematiche. Il problema casa non guarda in faccia a nessun* e alle istituzioni certo non importa di che colore hai la pelle, per le istituzioni importa solo a che classe sociali appartieni: se sei povero allora a loro di te non importa nulla, che tu sia italiano o immigrato poco importa!
Anche i numeri statistici la dicono lunga su quanto sia falsa l’affermazione che “solo agli immigrati vengono date le case”!
A Forlì il numero di persone assegnatarie di una casa popolare è di 1.483. Di questi 1288 sono cittadini italiani (86,5%), solo 166 gli stranieri extracomunitari e 22 quelli comunitari.
In tutta la Regione Emilia-Romagna i numeri sono simili.
Il problema vero, semmai, è che i governi, le istituzioni, i Comuni e l’azienda casa non fanno nulla per trovare soluzioni reali al problema, delegando tutto alla solita logica assistenziale svolta dagli enti confessionali del territorio. Da anni i Comuni non emettono bandi pubblici per le assegnazioni di case popolari, non effettuano alcuna ristrutturazione del patrimonio pubblico esistente e ancora meno spendono per costruire nuovi alloggi di edilizia popolare.
Da decenni i governi che si sono succeduti (nessuno escluso) hanno speso milioni di euro per la fantomatica “sicurezza”, per la videosorveglianza, per le cosiddette “grandi opere” (molte delle quali inutili e/o dannose) e per le missioni militari all’estero ma non hanno messo un soldo da destinare ad un serio piano di costruzione di nuove case popolari.
Questa situazione determina che sempre più persone, sia italiane che immigrate, siano costrette a dormire per strada o cercare alloggi di fortuna, spesso abbandonati e lasciati all’incuria dai proprietari pubblici o privati (in Italia ci sono la bellezza di 7 milioni di case vuote, sfitte ed inutilizzate!). Il governo in carica (Lega-5 Stelle) ha in più varato un decreto sicurezza che ha alzato di molto le pene per il reato di occupazione abusiva di alloggi vuoti. Come se la colpa fosse di chi occupa un tetto per necessità e non di un ingiusto sistema socio-economico che sfrutta le persone e crea disuguaglianze inaccettabili, e della politica che se ne frega!
E così molte persone perdono la vita all’aperto, all’addiaccio sotto le stelle, al freddo.
E’ giusto questo? No che non lo è!
Ecco perché occorre abbandonare le stupide questioni di nazionalità (il razzista “prima gli italiani”) e tornare a fare della solidarietà tra sfruttati l’unica nostra linea guida. Perché solo se ci si unisce con chi ha gli stessi nostri problemi possiamo sperare di avere la forza per pretendere un cambiamento. Altrimenti continuerà la solita guerra tra poveri, tra ultimi e penultimi, mentre chi sta in alto, al comodo di una villa con piscina e riscaldamento sempre acceso, se la riderà vedendoci scannare tra di noi.
Se guerra deve esserci, che sia almeno la guerra consapevole degli sfruttati contro i loro sfruttatori!
Smettiamola di avere vergogna perché se non abbiamo una casa la colpa non è nostra ma di questo sistema cinico e ingiusto: protestiamo, facciamo casino, facciamoci sentire, perché solo così i nostri diritti verranno rispettati. Se stiamo zitti, se stiamo fermi, continueranno a calpestarci come coloro che si credono i padroni sempre hanno fatto.

“Una Casa per Tutt*!” – Forlì

Deliri fascistoidi contro i partigiani – il caso Minutillo di FdI

Non pago di aver recentemente parlato di “banda di assassini” per i componenti della banda partigiana di Silvio Corbari e detto che Corbari stesso, Iris Versari, Adriano Casadei ed Arturo Spazzoli si sono meritati di finire appesi ai lampioni della piazza di Forlì, ivi tenuti per giorni come monito agli antifascisti dopo essere stati torturati ed uccisi il 18 agosto 1944 da nazisti e fascisti a Ca’ Cornio nelle colline di Modigliana e a Castrocaro, l’esimio avvocato Francesco Minutillo, dirigente di Fratelli d’Italia a Forlì (da cui nel 2016 era stato momentaneamente sospeso per alcune sparate razziste su Facebook*), si è recato mercoledì 23 gennaio sulla tomba del capitano partigiano “Bulow” (Arrigo Boldrini) al cimitero di Ravenna, offendendone la memoria, chiamandolo “criminale” e la sua “una banda di assassini e criminali”, accompagnando questi deliri fascistoidi a falsità storiche e attacchi alla Resistenza. Ricordiamo che Minutillo è quello che a Forlì collabora coi neo-nazi di Lealtà e Azione (Associazione Memento) e organizza convegni spacciati come storici ma in realtà palesemente revisionisti (come quello con il revisionista Gianfranco Stella sulle “atrocità partigiane”). Un bel personaggino, insomma!

  • il post del 2016 conteneva le seguenti parole: “(…) mentre i cani islamici ci uccidono e ci sterminano noi pensiamo a fare leggi perché i froci si possano sposare e ci scandalizziamo se un negro viene accoppato dopo aver aggredito un italiano” –[Chiaro il riferimento all’uccisione di Emmanuel, il ragazzo di Fermo ucciso a botte da un simpatizzante di CasaPound]“Solo un nuovo manifesto di Verona contro islamici e negri ci può salvare. Nuove leggi razziali e tutela della cristianità: ecco cosa dovremmo fare. Ma gli italiani popolo bue non lo faranno anche per colpa della nostra schifosa costituzione scritta dai maiali partigiani”.

L’infame Decreto Salvini – gli effetti anche a Forlì

L’effetto dell’infame Decreto Salvini si fa sentire anche a Forlì, con lo sgombero avvenuto ieri dell’ex cinema Ciak di via Episcopio Vecchio, ormai un rudere, di proprietà di una cooperativa (la Cooperativa Muratori Verucchio-CMV) poi fallita con un crack da 275 milioni di euro. Da tempo lo stabile è stato messo all’asta dai curatori fallimentari. Lo sgombero ha portato a 10 denunce per altrettante persone immigrate (occupazione di immobili più altre denunce legate alla situazione di “clandestinità” di alcune di loro) che, non avendo ormai più diritto alla protezione umanitaria, per il noto effetto del decreto del governo fascio-leghista, e non avendo casa, come unico approdo avevano trovato rifugio all’interno di questo stabile abbandonato da anni, in questo freddo inizio 2019.
Per altre 4 persone che dormivano all’interno è stato revocato il permesso di soggiorno per supposta “pericolosità sociale”.
Tra l’altro, per questa tipologia di “reato” legata al bisogno immediato, le istituzioni che governano col pugno di ferro contro i poveri e gli sfruttati (sia immigrati che italiani, come sta a dimostrare l’articolo del decreto-legge che introduce il reato di blocco stradale, punendo ogni picchetto di lavoratori) hanno anche aumentato recentemente le pene, mentre dall’altra non offrono nessuna alternativa reale.
Se chi occupa uno stabile vuoto da anni per non morire di freddo in strada viene considerato “pericoloso”, come dovremmo definire gli artefici di questo governo che stanno contribuendo a gettare per strada migliaia di persone? Oltre alle persone respinte in mare, annegate o rimandate il Libia per essere torturate e rinchiuse, questo governo (ma certo quelli che l’hanno preceduto non erano poi meglio, vero Minniti?) porta la responsabilità anche di questa ulteriore nefandezza!

Vedi articolo di giornale:
https://www.ilrestodelcarlino.it/…/cr…/clandestini-1.4403858